mercoledì 28 settembre 2011

Un paio di ali al vento

guido velocemente sulla strada che porta
scorrono i manifesti pubblicitari
alla radio una canzone parla di un paio di ali al vento
un paio di ali al vento:

purgatorio.
la sala che detiene i corpi di chi non si arrende.
la donna nera con il pancione e l'ago al braccio.
nota all'ambiente, drogata? prostituta? comunque scacciata
lei e il bambino nella sua pancia che già porta il marchio dell'emarginazione.

vecchi.
tanti i vecchi portati, sani, malati, soli, soli, soli.
e ciò che la scienza fa è allungare la vita
all'eccesso, non importa che talvolta sia meglio morire senza soffrire.
piuttosto che soffrire per poi morire, soli.
allungare la vita? accanimento terapeutico.

sole.
fuori intanto c'è il sole.
filtra attraverso il vetro sporco di sabbia.
sabbia del deserto lontano, sembra.
eppure la distanza non è nulla
per il vento che l'ha trasportata.

tristezza.
il manifesto appeso al cancello chiuso: 'la scuola è morta'.
triste è la scuola in lutto,
perchè è l'unico posto in cui vanno i bambini,
senza protezione alcuna.
la scuola è protezione.
non può morire. salvate la scuola.
salvate i bambini.

strada.
corro velocemente, schiacciata tra orari di ghiaccio
in cui mi muovo quotidianamente.
strada che porta, ovunque e da nessuna parte.
a seconda che ci si transiti e ci si fermi,
in attesa che qualcuno ci scorga.
nessuno.

gioia.
sorrisi e vocine,
giochi.
e occhi innocenti.
l'innocenza di chi ancora non sa.
e crede che tutto scorra, come l'acqua che scende
pura, giusta per esser bevuta, dal rubinetto
pensando che così è qui
come in Africa.

sostanza.
materia che è dentro.
dentro di noi, poca ancora per poco.
ci insegnano ad obbedire da piccoli
per inserirci da grandi in un posto di lavoro,
precario, per il quale non bisogna lamentarsi
ma ringraziare.
grazie al cazzo.

vecchi.
almeno loro da giovani hanno lottato.
hanno trovato il tempo, il modo, la fiducia, la solidarietà
per farlo. e hanno ottenuto quello che noi stiamo perdendo.
siamo incastrati nella corsa quotidiana del nostro fare.
impossibilitati a deviare.
non abbiamo imparato nulla dai vecchi.

crisi.
il comunismo è fallito.
il capitalismo sta facendo altrettanto.
la domanda sorge spontanea.
dov'è la retta via?
forse in una società in cui prima di tutto
vengano: i vecchi, i bambini, la vita, la giustizia...
acqua pura che scorre dal rubinetto,
così qui come in Africa.
non abbiamo imparato nulla dai bambini.
e potrei continuare per ore.
retorica.
retorica...

indietro.
indietro.
tre passi indietro con tanti auguri.

è quel che ci augurano i potenti,
coloro che detengono il potere,
quello di distruggere per avidità.

potere.
possibilità di fare.
potere è volere.
possenza, forza, energia.
volere.
volontà.
siamo nati uomini di buona volontà.
stiamo naufragando nell'insensatezza.