Parole vaganti come mine
pizzicano corde profonde
smuovendo inaspettati suoni.
La parola scritta ha un immenso potere
quello di tracciare ragnatele invisibili.
Un pugno in pieno stomaco
e quel che rimane
è un’insospettabile inquietudine.
Non posso far a meno di esprimere
quest’ansia crescente
che mi porta a scrivere ancora.
L’impronta della parola mi scava dentro
mostrando l’anima mia
all’altrui sconosciuto sguardo
senza veli e pudore.
Voglio scrivere ancora
e ancora e ancora.
Nicoletta Stecconi
Bella Poesia Nicoletta,
RispondiEliminaanche io mi occupo di scrittura il mio sito proprio in questo periodo promuove il "Concorso Poetico di Poesia Sperimentale 2° edizione"
http://giornalesegreto.blogspot.com/